Se siete capitati qua è possibile che la domanda che vi siete posti sia: Toplus chi?
Mi presento, sono Marco Maddiona un ingegnere informatico di 31 anni con la passione per l’informatica, l’innovazione ed il business. In famiglia hanno capito presto che da grande avrei avuto a che fare con l’informatica quando all’età di 3 anni mi misero di fronte al mio primo Amiga (per i più giovani trovate informazioni qua Amiga – Wikipedia).
Fu amore a prima vista.
Anche se a rivederlo adesso non mi sembra più così sexy, vi assicuro che all’epoca avevo la sensazione di poter toccare il futuro con le mie mani!
Al giorno d’oggi siamo circondati da computer di qualsiasi forma e dimensione ed è normale vedere bambini che utilizzano gli smartphone senza nessuna difficoltà, ma vi assicuro che 30 anni fa avere un computer in casa era una fortuna per pochi.
Mi ritengo quindi fortunato, anche perché crescendo ho potuto proseguire con le mie passioni diplomandomi come perito informatico ed in seguito laureandomi come ingegnere informatico.
Nel mondo del lavoro
Ed eccomi pronto ad entrare nel mondo del lavoro all’età di 24 anni, con una laurea a pieni voti fresca fresca! WOW!
Da buon appassionato di tecnologia (e di basket ndr) ho sempre guardato agli USA con ammirazione e grande interesse, lasciandomi affascinare dai grandi colossi dell’informatica e dalle vicende delle aziende della Silicon Valley post bolla delle dot com.
Motivo per cui ho iniziato a lavorare nella mia città natale, Brescia (sigh), in un centro di innovazione e trasferimento tecnologico. Brescia è una delle città più importanti in Italia a livello industriale, di contro, dal punto di vista informatico, non sono presenti storicamente molte realtà aziendali importanti, a dispetto di tantissimi professionisti veramente competenti nel settore.
L’informatica che si mastica nel bresciano è composta in gran parte di gestionali sviluppati in ASP.NET (quando va bene) e database SQL Server che si reggono su quintali di Stored Procedure che se venissero per sbaglio cancellate farebbero crollare intere filiere produttive.
Ciononostante per i primi 6 anni di lavoro mi sono impegnato con grande entusiasmo nella realizzazione di progetti di innovazione con lo scopo di digitalizzare, ottimizzare e migliorare processi fin troppo obsoleti sia nelle aziende sia nella società.
Nella prima azienda per cui ho lavorato abbiamo sempre avuto molta libertà di sperimentare e la fortuna di lavorare su tanti settori diversi, in un ambiente multidisciplinare con tante tecnologie diverse a disposizione.
Con un occhio sempre rivolto agli USA cercavo di capire (e continuo a farlo) come si potesse realizzare innovazione che fosse in grado di risolvere i problemi del quotidiano o che semplicemente potesse portare la società un passo in avanti nel futuro.
Ho capito ben presto che l’innovazione fine a se stessa ha sempre vita breve e che, se non si riesce a creare un business sostenibile, diventa difficile portare avanti qualsiasi progetto.
Motivo per cui ho iniziato ad appassionarmi al mondo delle startup e a guardare con occhi sognanti le mirabolanti imprese di aziende che diventavano colossi mondiali pochi anni dopo la loro creazione.
Cercavo di capire incredulo come fosse possibile sorpassare in così poco tempo, vendendo servizi, tutte quelle industrie manifatturiere del bresciano che mi sembravano invece così solide ed inarrivabili.
Svolta freelance
Dopo 6 anni in azienda ho deciso di intraprendere una carriera da libero professionista come sviluppatore software freelance e consulente ed ho creato Toplus.
Ho preso questa decisione perché mi sentivo pronto per gestire da solo progetti di innovazione e perché volevo ritagliarmi maggiore libertà per poter lavorare su progetti figli della mia creatività.
Questo è un riassunto, non esaustivo, della mia carriera professionale, fino ad oggi.
Prima di chiudere mi stavo quasi dimenticando di rispondere alla domanda principale: Toplus chi?
Beh Toplus è il mio nickname da quando ho iniziato a frequentare i primi forum online agli inizi del 2000 e mi ha sempre accompagnato come mio alter-ego digitale. Nei miei sogni di bambino, sarebbe diventato il nome della mia futura azienda informatica che avrebbe rivoluzionato il mondo, ma come risulta evidente, questi sogni non si sono ancora avverati.
Il nome ovviamente racchiude un significato, ma non sarà oggi il giorno in cui verrà svelato al mondo.
Nel prossimo articolo vi racconterò del motivo che mi ha spinto ad iniziare questo blog e degli argomenti che tratterò.
The journey has started! Stay tuned.
Toplus